Paura e rabbia
Agli occhi dello svizzero Fritz Zorn, il proprio cancro diventa l’occasione di riscatto per una vita non vissuta, all’insegna di una protratta infelicità. Colto e benestante, a 32 anni Zorn scopre di avere un linfoma e la possibilità di non sopravvivere lo spinge a scrivere le sue rabbiose memorie, dando così vita a Marte, caso editoriale degli anni 70. Attraverso una narrazione a ritroso, l’altolocato ambiente borghese e dei genitori fin troppo perbene vengono identificati come la vera causa di una malattia dalle radici profonde e come responsabili di una nefasta “educazione alla morte”. Opere principali menzionate: Marte, Fritz Zorn, Occam, 2023 / Non morire, Anne Boyer, La nave di Teseo, 2020 / La traversata, Philippe Lançon, Edizioni E/O, 2020 / Malattia come metafora e L'AIDS e le sue metafore, Susan Sontag, Nottetempo, 2020 / All’amico che non mi ha salvato la vita, Hervé Guibert, GOG, 2022 / Le mausolee des amants, Hervé Guibert, Gallimard, 2003 / Vite che non sono la mia, Emmanuel Carrère, Adelphi, 2019.